Workshops

 

Voci di mille e una notte

Voci_di_mille_e_una_notte1

 

condotto da Valentina Barlacchi e Pierluca Santoro

20-21-22 Settembre
Specchia (Lecce)

Seminario esperienziale sulla voce e la narrazione creativa

Tra sogno e realtà, voce e corpo, racconto e immaginazione, un percorso esperienziale alla ricerca dell’interiorità sonora e narrativa. Nella cornice fiabesca delle “Mille e una notte”, dove gin e demoni, principesse e mercanti, viaggiatori e sultani alternano la propria voce per incantare il mistero dell’esistenza, i partecipanti sarano condotti alla scoperta dei propri miti narrativi e della propria voce espressiva, con uno sguardo attento alla dimensione onirica.

Nella splendida cornice salentina di fine estate, in una casa del ‘700 nel Borgo Antico di Specchia, tre giorni intensi di lavoro dalle ore 10.00 del 20 alle 14.00 del 22 (arrivo il 19 sera) con ampia pausa durante il primo pomeriggio per andare al mare. Costo 150€ compreso posto letto. Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Possibilità di B&B in paese per chi desidera maggiore comodità.

Per info e prenotazioni: valentina.barlacchi@gmail.com (349 2394661) – pierlucasantoro75@gmail.com (334 3706244)

 

Azioni e ContaminAzioni 2 0 1 3

Installazioni e performances

Seminario esperienziale e formativo sul processo creativo

Condotto da Gianni Capitani e Valentina Barlacchi

Attraverso la voce, il corpo e lo spazio, veicolare e strutturare una propria strategia creativa che traduca le idee in modalità operative.

Azioni-e-ContaminazioniIl lavoro parte dal respiro, necessità arcaica di scambio e trasformazione tra il dentro e il fuori, soffio che ci anima, che ci guida verso il nostro centro, dove nasce l’impulso vitale.

L’arte, come la vita, si fa, richiede un processo creativo, un progetto, l’installazione e la performance sono luoghi dove posso combinare e ricombinare elementi per costruire un mio percorso di senso, dove stabilire una relazione sensoriale-emotiva tra me e l’ambiente.

il lavoro con gli haiku, antica forma poetica giapponese, ci aiuterà a far esperienza del “lasciarsi fare” dal processo creativo, per andare verso la meraviglia e lo stupore dello sconosciuto.

 

Azioni e ContaminAzioni 2 0 1 2

Installazioni e performances

Condotto da Gianni Capitani e Valentina Barlacchi

Attraverso la voce il corpo e lo spazio, veicolare e strutturare una propria strategia creativa che traduca le idee in modalità operative.

Molteplici polarità: pieno/vuoto, unione/separatezza, vedere/essere visti, espansione/raccoglimento, suono/silenzio sono messe in relazione con il proprio corpo, il respiro, l’attenzione, lo spazio e gli altri, per percepire ciò che va inventato, che ancora non esiste, ma che si affaccia come un’idea.

Il lavoro sul corpo e sulla voce aiuta ad abitare lo spazio in un rapportoAzioni Contaminazioni 1 - 2012 immaginario, finché le immagini, le parole e i segni trovano una forma. L’installazione è il luogo dove posso combinare e ricombinare elementi per costruire un mio percorso di senso, dove stabilire una relazione sensoriale-emotiva tra me e l’ambiente.

Contaminare, portare all’interno dell’arte i segni della vita, portare dentro la vita i segni dell’arte.

L’arte come la vita, si fa e richiede un processo creativo, un progetto.

Ciò che conta non è solo il risultato estetico e visuale, ma l’atto ed il controllo dell’atto.

Realizzare un progetto che mi metta in contatto con il fluire tra ciò che sento, ciò che penso e ciò che faccio, dove la soddisfazione e l’insoddisfazione mi portano a fare i cambiamenti necessari verso qualcosa che mi piace e dove mi piace stare.

 

 

Titolo-STO-CON-TE

Conducono Michele Galgani e Valentina Barlacchi

Formazione rivolta a chi, per motivi professionali o personali, intende approfondire il difficile cammino della relazione di aiuto con coloro che vivono l’ultima fase della loro esistenza.

Sto con Te - 2013Sto con te è un percorso che aiuta chi sta accompagnando qualcuno che sta male e che potrebbe essere in pericolo di vita, per capire come affrontare questo periodo così delicato

Sto con te è uno spazio per capire il “come”: come stiamo accanto, come vorremmo o potremmo starci, come vorremo che gli altri stessero vicino a noi, come lo chiediamo, come lo otteniamo, come stiamo onorando il grande dono della vita di cui siamo portatori e autori

Sto con te è un omaggio a chi vive e a chi muore, per aiutare chi vive a farlo con consapevolezza e dignità, e per sostenere chi muore a farlo vivendo dignitosamente, fino all’ultimo respiro

Sto con te è un seminario, ma è anche un luogo protetto e intimo dove poter dire l’indicibile e provare a stare sui carboni ardenti dell’incertezza

 

Le discriminazioni etniche e di genere: la violenza nelle relazioni

Partecipazione al convegno Eurialo – settembre 2010

Abstract del workshop

La mia opinione è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare a radici, ed nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”… solo il bene ha profondità e può essere integrale

Hannah Arendt

Attraverso un’esperienza teatrale, basata su Il linguaggio della montagna di Harold Pinter, si intende esplorare la bramosia voglia di potere e di controllo, dove la cecità e la mancanza di riflessione critica del dialogo con se stessi porta ad un dilagare della violenza e a un perpetuarsi di oppressi e oppressori. Discriminazioni etniche e di genere sono atti di violenza che negano l’altro nella sua legittimità ad esistere. La violenza psicologica ferisce in modo profondo e invisibile, spesso rimanendo nel silenzio e nella paura. La violenza nelle relazioni disumanizza l’altro, rendendolo oggetto, privo della sua identità e specificità. La libertà è per tutti una continua ricerca e una conquista. Il teatro offre uno spazio sociale di umanizzazione dove l’azione teatrale non puo’ prescindere dalla relazione con l’altro per poter prendere forma, ha bisogno di dialogo per creare il proprio personaggio e integra i comportamenti in un contesto spazio-temporale dove la creazione e la trasformazione avvengono sotto gli occhi di tutti. “L’io anti-dialogico dominatore, trasforma il tu dominato, conquistato, in un mero questo. L’io dialogico, al contrario, sa che è esattamente il tu che lo costituisce.” Paolo Freire La pedagogia degli oppressi.