Teatri di Emergenza 2014-2015

TEATRI di EMERGENZA

2014-2015

Dal corpo individuale al corpo sociale

Laboratorio di Teatro e Gestalt

Conduce Valentina Barlacchi

Psicologa-Psicoterapeuta, operatrice teatrale

Popoli in guerra e in cammino, fuori e dentro di noi: le ferite visibili e invisibili che ognuno porta con sé sono tracce di una costante migrazione della propria identità attraverso territori sconosciuti e inafferrabili. Come cambiamo al largo della storia del mondo?

Il teatro e la Gestalt incontrano le persone come strumento di consapevolezza, di espressione, di partecipazione, di cambiamento personale e di comunità in situazioni di crisi.

Teatri di Emergenza 2014-15

A CHI SI RIVOLGE

Il lavoro è aperto a tutti, a chi è interessato ai linguaggi dell’arte teatrale, come forma artistica e come strumento per la crescita personale e la relazione di aiuto. In un gruppo di ricerca tutti rappresentano uno stimolo reciproco per crescere, mettendo a disposizione la propria esperienza artistica e umana, dal momento che il lavoro dell’attore si muove su un cammino di ricerca di umanità.

IL LABORATORIO

Sarà il luogo in cui ognuno può fare esperienza di qualcosa che ha il sapore di nuovo e di fresco. Il processo creativo sarà quella parte del lavoro in cui stare in relazione al vuoto, una delle condizioni per partecipare alla nascita di nuovi desideri personali e poter rispondere alla necessità dei personaggi di comunicare. Questa fase accompagnerà tutto il percorso, attraverso l’improvvisazione, il gioco, lo studio e l’immaginazione, in una creazione di gruppo.

STRUMENTI E LINGUAGGI ESPRESSIVI DEL LABORATORIO

Il cerchio

Esperienze per affinare l’ascolto reciproco, il ritmo del gruppo, la capacità di mettere il proprio lavoro a servizio dell’opera che si va creando insieme, in un continuo scambio di stimoli e proposte.

La voce

Esperienze finalizzate a sviluppare la capacità di usarla, come prolungamento del corpo e del respiro. Voce che cambia con il mutare delle emozioni, che può rivelarsi nella sua ricchezza, unicità, duttilità, capace di esprimere le diverse sfumature dell’umanità dei personaggi.

Il corpo

Esperienze per allenarlo ad essere uno strumento vibrante, espressivo, flessibile, pronto ad accogliere la relazione con gli altri, rispondendo con il movimento, il gesto, il ritmo e la qualità, in scena.

I sensi

Esperienze per sviluppare la capacità immaginativa, intrinsecamente legata al sentire.

L’ombra

Esperienze con l’altra parte del proprio personaggio, come dialogo tra io-tu, con la grande possibilità creativa che il nostro doppio ci offre.

I materiali

Sperimentarli in relazione allo spazio e ai corpi, per entrare in un contatto di innamoramento con la materia come fonte di ispirazione e mezzo di realizzazione di un’idea.

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